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Educazione fisica scolastica, sport ed alterazioni vertebrali

 

L'attività sportiva non agonistica,  intesa come attività motoria generale, è senza dubbio utile, se non indispensabile, per uno sviluppo armonico del bambino con patologie vertebrali.

Quali sono le domande   che spesso i genitori di bambini con alterazioni della colonna vertebrale ci rivolgono per ciò che riguarda le attività di movimento da far praticare ai loro figli?

 

“Mio figlio può praticare, oltre alla cinesiterapia, l’educazione fisica a scuola ed uno sport?”

Certamente! L’educazione fisica scolastica e lo sport sono attività importantissime di completamento della cinesiterapia. Le posture corrette apprese nelle lezioni di cinesiterapia educativa, rappresentano degli stimoli positivi che sicuramente il soggetto con patologie vertebrali sfrutterà anche nella pratica sportiva.      Lo sport e l’educazione fisica scolastica, oltre ai requisiti puramente socializzanti, danno la possibilità di costruire un’immagine positiva del corpo rinforzando quindi, non solo il fisico, ma anche la mente.

 

“Quale sport è consigliato?”  

Quasi tutti! L'unica precauzione che segnaliamo è quella di fare in modo che il bambino faccia attività sportive diverse tra loro. Gli sports da evitare sono quelli che sottopongono la colonna vertebrale ad equilibri instabili e che  sollecitano troppo il rachide, in quanto essi  rendono la colonna più vulnerabile all’azione deformante delle patologie vertebrali.

 

“Ci è stato spesso consigliato il nuoto come sport elettivo per i problemi dei nostri figli. Che si pensa oggi a tal riguardo?”

Tra le attività sportive meno consigliate a  soggetti con patologie vertebrali segnaliamo la ginnastica ritmica ed  artistica, la danza classica  ed il nuoto perché considerati sports che mobilizzano troppo la colonna vertebrale.

Il nuoto, per la posizione che si assume in acqua nei vari stili, condiziona una lordosizzazione vertebrale che favorisce le deviazioni della colonna (spesso le scoliosi sono accompagnate da iperlordosi). Inoltre, un tempo, si pensava che non sottoporre la colonna vertebrale all’azione della gravità fosse da considerarsi un atto terapeutico (vedi il nuoto o il metodo Klapp), oggi invece si ritiene che sia  più importante potenziare le capacità di opporsi alla forza di gravità in quanto noi viviamo continuamente in un ambiente gravitazionale e non in uno acquatico.

Comunque, anche questi sports, se praticati in forma ricreativa e non agonistica, non sono dannosi.

 

“A mia figlia piace il tennis. Lo si ritiene uno sport idoneo nel suo caso?” 

Gli sports asimmetrici come il tiro con l’arco, la scherma, il tennis non rappresentano, come si pensava in passato, degli sports da demonizzare. Infatti, si è dimostrato che la possibilità di sviluppare una scoliosi è uguale sia nei soggetti che praticano sport simmetrici che  asimmetrici, anche se questi ultimi favoriscono uno sviluppo muscolare maggiore dal lato più stimolato. Ovviamente, in un soggetto con patologie vertebrali, il consiglio più opportuno che si deve dare è di evitare attività sportive che ripetutamente condizionino gesti e posture asimmetriche, mentre è più opportuno che vengano praticate attività che condizionino un utilizzo globale  del corpo.

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